di Giacomo Maria Prati pag. 88 - Dimensioni del libro (15cm di base x 21 di altezza) Tutto il mondo si contrae nell’attesa dell’alba di gloria. Il nuovo sole è il Cristo, indica l’autore. Lo fa senza indugi. Mentre scrive, ne ha memoria, sembra come se l’accaduto fosse stato visto dai suoi occhi. Tutto ciò che è stato e avrebbe dovuto essere. L’autore sembra esserne testimone e il Sabato che svela è senza tenebra e senza fine. Nel corpo, e quindi nella storia, si consuma la via della salvezza eterna. Il corpo del Cristo rivive. È vero e soffre. Il giardino che lo accoglie torna a respirare profumi: mirra e aloe, palme e mirti; palpitano i cuori nell’attesa che si compia il sacrificio e il nuovo tempo abbia inizio. Albore che riviviamo nel percorso delle parole che creano non un testo mistico ma etimologicamente nuovo, un rizoma stilistico. Il corpo alchemico del Cristo come Lapis. Sette metalli nel ciclo e la forma di tutte le forme degli esseri di colui che è immune a ogni morte e salvezza da ogni morte. Ce lo ricorda Giacomo Maria Prati grazie a una scrittura ispirata apparsa a occhi chiusi sul bianco come nella volta celeste gli astri, quando tutto fu creato. Tre giorni di silenzio concludono questo fiume di visioni estatiche. L’autore ci prende per mano per mollare la presa innumerevoli volte e lasciarci alle nostre immagini, alle innumerevoli suggestioni che ci sopraffanno. Non resta che arrendersi al mistero del Vivente. dalla Prefazione di Valentina Ferranti Giacomo Maria Prati: Saggista, mitografo, curatore d’arte, iconologo, già Direttore del Museo della Certosa di Pavia, Giacomo Maria Prati (1971) ricerca e approfondisce da vent’anni i linguaggi simbolici e spirituali nell’estetica e nell’analisi dei testi. Ha scritto numerosi libri. Sue le pubblicazioni della nostra casa editrice: “Il Mistero delle Sirene” e “Prima Roma” (quest’ultimo scritto insieme a Valentina Ferranti)


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